1] COS’E’ L’ OEE OVERALL EQUIPMENT EFFECTIVENESS ?
OEE è una sigla che sta per ” Overall Equipment Effectiveness”. Seiichi Nakajima, teorico del “Total Productive Maintenance system” (TPM) negli anni ’60 coniò questo termine che indica il “rendimento globale di impianto“. Questa definizione esprime chiaramente che parliamo di un concetto preso a prestito dal mondo produttivo, ma si adatta molto bene anche alla gestione operativa nel mondo dei servizi.
E’ una “tecnica euristica” ovvero un approccio empirico al problem solving.
Anticipo subito che l’OEE ci aiuta a rispondere alla fatidica domanda:<<come stiamo andando?>>. Ma per spiegarne bene il significato dobbiamo prima definire tre concetti chiave.
1] cos’e’ l’ OEE Overall Equipment Effectiveness?
2] i 3 concetti chiave dell’ OEE Overall Equipment Effectiveness
3] definizione di OEE Overall Equipment Effectiveness
4] le 6 “grandi perdite” dell’ OEE Overall Equipment Effectiveness
5] calcolo dell’ OEE Overall Equipment Effectiveness: esempio numerico e formula
6] parametri dell’ OEE Overall Equipment Effectiveness
7] a cosa serve l’ OEE Overall Equipment Effectiveness?
8] i vantaggi dell’ OEE Overall Equipment Effectiveness
9] come migliorare l’ OEE Overall Equipment Effectiveness
2] I 3 CONCETTI CHIAVE DELL’OEE OVERALL EQUIPMENT EFFECTIVENESS
Disponibilità: tempo di attività effettivo rispetto a quello disponibile (valore espresso in percentuale). Spesso definito come “uptime”.
Performance: numero di pratiche lavorate rispetto alla potenzialità teorica (corrisponde alla velocità effettiva rispetto alla velocità “nominale”, ovvero quella teorica). (valore espresso in percentuale)
Qualità: numero di pratiche conformi rispetto al totale della lavorazione (valore espresso in percentuale)
3] DEFINIZIONE DI OEE OVERALL EQUIPMENT EFFECTIVENESS
Possiamo a questo punto definire l’OEE Overall Equipment Effectiveness dicendo che è un indice di prestazione di efficacia. Esprime infatti il rendimento globale delle risorse produttive (umane o tecniche) durante il tempo in cui queste sono disponibili a produrre.
Nel mondo produttivo viene indicato come “The percentage time that a machine produces the right quality at the right speed”.
Per fare un traslato dal mondo della produzione a quello dei servizi, possiamo definirlo come la percentuale di tempo in cui si produce la giusta qualità alla giusta velocità.
Ovviamente se il tempo ciclo è ridotto, l’OEE sarà maggiore.
4] LE 6 “GRANDI PERDITE” DELL’ OEE OVERALL EQUIPMENT EFFECTIVENESS
Abbiamo detto che le componenti dell’ OEE Overall Equipment Effectiveness sono disponibilità, performance e qualità.
E’ chiaro che se tutti i fattori fossero disponibili al 100%, anche il OEE Overall Equipment Effectiveness sarebbe uguale a 100%. Ma nella realtà accade che questa percentuale non sia raggiungibile a causa di sprechi.
L’OEE può essere definito un indicatore “completo” perché considera tutte le tipologie di inefficienza che portano ad una minore produttività: dalla mancanza di materiali alla cattiva pianificazione, dai setup ai tempi morti, dalle brevi interruzioni, ai rallentamenti e ai guasti, dall’escalation alla rilavorazione per non conformità.
Nel dettaglio parliamo dei “six big losses“.
Disponibilità:
- set ups (impostazioni e regolazioni) ovvero tempo di inattività pianificato. In produzione indica i tempi di installazione e regolazione dovuti al cambio prodotto, nei servizi indica il cambio di piattaforma per lavorazioni diverse e il tempo di “adattamento” dell’operatore per concentrarsi sul diverso tipo di pratiche da lavorare
- breakdowns ovvero guasti
Performance:
- fermate minori, dovute a alimentazioni errate, inceppamenti (es. scanner, fax, fotocopiatrici), flusso di processo non fluido, impostazioni software errate, problemi/errori di progettazione delle apparecchiature, manutenzione scarsa e/o non adeguata
- produzione reale inferiore a quella pianificata. Questa può essere dovuta a malfunzionamento/lentezza delle apparecchiature, a scarsa esperienza e/o formazione degli addetti, ritardo nella lavorazione della fase precedente del processo, lentezza nell’avvio delle apparecchiature informatiche
Qualità:
- rendimento ridotto (dall’avvio alla produttività regolare start-up) che preclude l’inizio della lavorazione, esempio di pratiche che arrivano non conformi e/o parziali
- errori nella lavorazione (defects and rework) che portano una pratica a essere rivista. Questo può essere causato da impostazioni errate dell’apparecchiatura e/o errori di gestione dell’operatore, consegne errate o mancanti o danneggiate
Quindi nella realtà i nostri tre concetti chiave risulteranno intaccati dagli sprechi:
5] CALCOLO DELL’ OEE OVERALL EQUIPMENT EFFECTIVENESS: ESEMPIO NUMERICO E FORMULA
poniamo di avere una disponibilità di 40 ore settimana e sprechi per 5 ore:
ll valore 35 è espresso in ore.
Poniamo ora che gli sprechi sulla performance siano 2,5 ore settimana.
La nostra performance effettiva sarà, di conseguenza: 35-2,5=32,5(*) ore
che corrisponde, in percentuale al 92.86% (32,5(*):x%=35:100%)
Poniamo, infine, che gli sprechi sulla qualità impattino per un totale di 3 ore.
Procedendo analogamente a sopra, troveremo una qualità di 32,5(*)-3=29,5 ore
che corrisponde, in percentuale al 91% (29,5:x%=32,5(*):100%)
L’OEE Overall Equipment Effectiveness sarà quindi:
OEE=87,5% x 92,86% x 91% = 73,9%
6] PARAMETRI DELL’ OEE OVERALL EQUIPMENT EFFECTIVENESS
Abbiamo detto che l’OEE Overall Equipment Effectiveness risponde alla domanda: <<come stiamo andando?>> ma per interpretarlo abbiamo bisogno di parametri, quindi ci dobbiamo chiedere:
Quando l’OEE è a un livello sufficiente? Quando l’OEE può essere considerato ottimale?
Nel mondo produttivo, un livello ritenuto sufficiente è 60%, mentre il livello ottimale (realistico) è considerato l’85%. nella produzione. Nei servizi la questione è diversa. Se per minimo possiamo considerare il 60% (6/10), il valore ottimale auspicabile deve essere più alto dell’85%, considerato che nei servizi il “fattore macchina” è molto inferiore, come molto inferiore è il set up per cambio lavorazione.
Tenete conto che, considerata la formula (DxPxQ) per ottenere un OEE dell’85%, i valori dei tre fattori devono essere altissimi, per esempio 90% x 95% x 99% = 85% (…)
7] A COSA SERVE L’OEE OVERALL EQUIPMENT EFFECTIVENESS?
L’OEE è spesso considerato un KPI, ma probabilmente è più opportuno consideralo come una misura di miglioramento in quanto, tramite l’individuazione e misurazione delle “6 grandi perdite” (six big losses) possiamo capire come migliorare sistematicamente il nostro processo.
8] I VANTAGGI DELL’OEE OVERALL EQUIPMENT EFFECTIVENESS
Controllare le root causes dell’OEE Overall Equipment Effectiveness implica
- maggiore efficienza e quindi maggiore margine
- meno sprechi e quindi meno costi
- maggiore qualità e quindi maggiore soddisfazione del cliente, interno ed esterno
9] COME MIGLIORARE L’OEE OVERALL EQUIPMENT EFFECTIVENESS
Per affrontare l’argomento miglioramento dell’OEE Overall Equipment Effectiveness, inserisco questa tabella riassuntiva dei “6 sprechi”, le “6 grandi perdite” di cui abbiamo detto al punto 4] e altre criticità ricorrenti:
VARIABILE | CRITICITA’ |
DISPONIBILITA’ | set ups breakdowns tempi di aggiustamento fermi non programmati |
PERFORMANCE | fermate minori sottoproduzione processi inefficienti lentezza/obsolescenza dei software/attrezzature mancato allineamento dei software |
QUALITA’ | rendimento limitato errori di valutazione scarsa manutenzione computer/attrezzature documenti in ingresso non conformi/completi mancanza di competenza consegne errate/mancanti/danneggiate |
Oltre gli esempi, sicuramente ognuno di noi avrà i suoi ricordi. Ad esempio io ricordo ancora bene il tempo perso per pulire i vecchi mouse. Ricordate, quelli con la pallina?
Quando la pallina era sporca, non girava più…. Immaginate l’impatto su cui struttura con centinaia di impiegati!
E poi, la volta in cui, per fortuna unica volta, in cui i server hanno preso fuoco
Oppure qualcuno che si sente pesantemente male, il CRM va i tilt, lo scanner si blocca perché vengono inseriti fogli uniti dal punto metallico, consegne errate/mancanti/danneggiate…. E chi più ne ha, più ne metta.
Segue una matrice con le principali azioni risolutive per ogni criticità:
VARIABILE | CRITICITA’ | MIGLIORIE |
DISPONIBILITA’ | set ups breakdowns tempi di aggiustamento fermi non programmati |
dimensionamento adeguato adeguata pianificazione dei fermi adeguata manutenzione di computer e software |
PERFORMANCE | fermate minori sottoproduzione processi inefficienti lentezza/obsolescenza dei software/attrezzature mancato allineamento dei software |
adeguata formazione adeguata revisione di computer/ software/attrezzature opportuna sostituzione di computer e attrezzature |
QUALITA’ | rendimento limitato errori di valutazione scarsa manutenzione computer/attrezzature documenti in ingresso non conformi/completi mancanza di competenza consegne errate/mancanti/danneggiate |
migliorare la qualità delle pratiche in entrata opportuna formazione redazione di procedure chiare ed accessibili opportuna selezione e formazione dei fornitori |
…PER RIASSUMERE
- è un indice di prestazione di efficacia
- E’ la percentuale di tempo in cui si produce la giusta qualità alla giusta velocità
- i fattori che lo determinano sono Disponibilità (ore dedicate alla lavorazione), Performance (numero di pratiche lavorate rispetto alla potenzialità teorica), Qualità (numero di pratiche conformi rispetto al totale della lavorazione)
- è una percentuale che indica un numero di ore
- serve per capire come stiamo andando
- i suoi parametri sono 60% (valore minimo accettabile), 85% (valore minimo ottimale)
- calcola l’OEE su un singolo processo/lavorazione: non si può calcolare un OEE “aggregato” a causa delle diverse variabilità dei processi/lavorazioni
- come tutti gli indicatori, va contestualizzato